Cantico


Come puoi, mia amata, rimanere indifferente al mio amore? Come puoi ignorare quanto è profondo il mio desiderio di te? Eppure, ogni mio gesto, ogni mio pensiero, ogni mia opera, è compiuto nella speranza di vederti tornare da me. Come puoi non ricordarti di me? Eppure ti ho sempre amata più di ogni altra cosa! Come puoi aver dimenticato chi sono? Eppure ho sempre vissuto per te!
Ho fatto qualsiasi cosa perché tu ti accorgessi del mio amore… mi sono umiliato, ti ho cercata per un’eternità, ti ho sempre seguita, ovunque tu andassi! Potrei dirti tutto ciò che hai fatto da quando mi hai abbandonato… conosco i tuoi sogni, i tuoi sospiri… so dove vivi, cosa ti piace fare, e quel che non ti piace! So tutto di te. Io e te siamo una cosa sola. Ma tu sembri averlo dimenticato…
Come puoi non accorgerti del mio dolore, e del mio smarrimento? Tu mi ritieni forte, onnipotente, perfetto… ma non ti accorgi di quanto sono fragile, misero, vuoto, inutile, schiacciato dalla desolazione della tua assenza? Anima mia, come puoi non vederlo?


Credi che fra noi vi siano distanze incolmabili… eppure, non vedi che sono sempre con te, ovunque ti trovi? Mi sono reso terra, perché tu potessi poggiare i tuoi piedi camminando senza cadere in un abisso… mi sono reso aria, e profumo, perché tu mi respirassi a pieni polmoni… mi sono resto cibo, e bevanda, perché tu ti nutrissi di me e placassi con me la tua fame, e la tua sete! Mi sono reso luce e colori sgargianti, perché tu mi guardassi… mi sono reso suono, e musica, perché tu sentissi ovunque la mia voce! Mi sono reso ricchezza perché tu mi desiderassi… ho riempito il mondo intorno a te di opere d’arte, perché tu rimanessi estasiata… ho creato ogni genere di cosa per stupirti, interessarti, o carpire la tua attenzione anche solo per un attimo!
Ho assunto ogni forma, e non si possono contare quanti abiti io abbia cambiato per piacerti! Ho portato mille maschere perché tu mi riconoscessi in una di quelle, e parlato mille lingue diverse perché tu mi comprendessi…

Eppure tutto questo appare come uno sforzo vano. Tu non ti ricordi di me, non mi vedi, non mi pensi, non mi comprendi, metti persino in dubbio la mia esistenza! E per dare corpo alla distanza che ci divide, mi immagini irraggiungibile, lontano, impossibile, diverso… ma apri gli occhi! Non vedi che anche in questo momento sono qui, insieme a te, e ti guardo, e faccio di tutto perché tu faccia lo stesso? Ma sembra tutto inutile…
Sei annebbiata dall’infatuazione per un amante che chiami tuo “io”, e che certamente non ti merita, né ti considera per quello che vali. Non vedi che il suo pensiero è distante da te? Egli vede soltanto sé stesso! Mentre io ho persino dimenticato chi sono, per osservarti ogni istante! Lui… ottuso, limitato, imperfetto, prepotente, cieco! Eppure, sembra che tu riesca a vedere soltanto lui, e a me non resta che venire nascosto dalla sua ombra. Non vedi che lui è soltanto un’illusione creata dalla tua mente? Non è che un miraggio, fatuo e vuoto, come tutto ciò che rincorri. Non è che un assurdo automa, con il quale mi hai sostituito.

E di me, cosa pensi? Hai creduto di me quello che ti hanno raccontato ciarlatani e impostori, e quanti si spacciano per miei vicari… Ma ragiona! Potrei io inviarti ambasciatori per rivolgermi a te? Non esiste nulla che potrebbe tenermi impegnato altrove se tu accettassi di ascoltarmi!
Poiché tu mi hai dimenticato, ti sei lasciata ingannare da ciò che altri ti hanno detto di me… non ricordando la mia voce, hai ascoltato la loro… non ricordando il mio volto, hai osservato le false immagini di me che ti hanno mostrato…
Perché non smetti un momento di sforzarti di capire dove e chi io possa essere, se sono già di fronte a te, e ovunque tu volga lo sguardo? Non ti basta aprire gli occhi? Eppure, anche tenendoli chiusi potresti vedermi!
Mi credi severo e autorevole, vendicativo e dogmatico, anziano e straniero… perché non mi conosci. E anche quando mi credi amorevole, buono, saggio, forte e potente… in realtà non mi comprendi. Io sono ciò che vuoi, ma ricordati, non sono nulla senza di te! Ogni cosa nel mondo in cui vivi è un riflesso di me, ma se tu non sai vederlo, io non esisto.

Se invece tu mi vedessi, vedresti in me il sole che illumina le tue giornate, la canzone che ti ha commosso, l’alito di vento che ti ha scosso i capelli, l’incubo che ti ha svegliato nella notte, il brivido freddo di una giornata d’inverno, o il calore di una mano. Sapresti leggermi nel libro che tieni sul comodino, e vedere il mio ritratto sui visi che incontri. Sapresti trovarmi in un cassetto della tua scrivania, o sul fondo di un laghetto di montagna. Sapresti che tutto questo l’ho fatto per te… perché tu potessi vedermi. Perché tu potessi amarmi.


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