La sincronicità


In natura non esiste soltanto il nesso di causa ed effetto, ma grande rilevanza ha anche il concetto di “significato“. Per questo motivo si parla di sincronicità come di una “coincidenza temporale di due o più eventi non legati da un rapporto casuale che hanno uno stesso o un analogo contenuto significativo“.
La sincronicità è dunque una coincidenza significativa, una corrispondenza che si manifesta talvolta fra un evento esterno e una situazione psichica. In pratica, mentre un’immagine inconscia si presenta (letteralmente o simbolicamente) alla psiche, un evento esterno oggettivo e quindi obiettivo coincide con il contenuto di tale immagine senza che vi sia fra loro alcun rapporto di causa-effetto.
È interessante notare come l’immagine simbolica interiore e l’evento esterno possano anche presentarsi lontano nel tempo e nello spazio, distinguendo così tre tipi di sincronicità:
1) La contemporaneità dei due avvenimenti.
2) L’evento esterno si svolge a distanza di spazio dal soggetto e fuori della sua percezione.
3) L’evento esterno si svolge a distanza di tempo dalla corrispondente manifestazione psichica.

Carl Gustav Jung studiò la sincronicità con la collaborazione dello scienziato Wolfgang Pauli, alla ricerca di una spiegazione del significato e del senso della natura psichica dello spazio e del tempo, del “caso” e del cosiddetto “destino”, degli archetipi, dell’inconscio collettivo, dei fenomeni psichici legati alla mantica e alla parapsicologia, della fisica quantistica, e della vita stessa.
Il concetto di sincronicità junghiana rappresenta un tentativo razionale e scientifico di dare una spiegazione non solo alla psicologia e alla psicosomatica, ma anche a tutto ciò che attiene alla metafisica, recuperando antichi pensieri iniziatici e filosofici di origine orientale e occidentale, dai princìpi del Tao e dell’I Ching a quelli dello gnosticismo alessandrino, dal concetto di magia di Alberto Magno a quello di Avicenna, dalla geomanzia di Isidoro di Siviglia e Fludd alle originali intuizioni di Giordano Bruno, Leibniz, Schopenauer, Rhine.
A mio parere, l’ipotesi sincronicistica rappresenta al momento l’unica spiegazione razionale della significatività di molti degli eventi osservati in ambito tarologico e, più in generale, parapsicologico.

Giovanni Pelosini

Fonte:http://www.giovannipelosini.com/

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