La massa del cervello giallo, la corteccia cerebrale, è fatta di una miriade di neuroni. Ogni neurone ha un recettore ed una connessione sinaptica.
Qualsiasi cosa il cervello ritenga sogno viene collocata nel lobo frontale. E il lobo frontale allora diventa legge per l’energia e anche legge per il corpo.
Come esseri spirituali, quando abbiamo creato l’immagine nel cervello, abbiamo creato la realtà. Ma la personalità vuole sempre la prova. Aspetta sempre che accada. Se siamo persone spirituali, quella realtà esiste già, se siamo persone fisiche (rivolte alla materia) non è ancora accaduta.
Tutte le informazioni dell’immagine, localizzata nel lobo frontale e diventata pensiero comune, sono messe insieme dai neuroni in un ologramma. L’ologramma viene attraverso il lobo frontale approvato dal subconscio del Dio interiore e quindi trasmesso al cervello e al corpo. Il corpo reagisce consapevolmente e chimicamente all’immagine. La realtà primaria è quella che accade nel cervello; la realtà fisica è la realtà secondaria.
Il cervello funziona in base ai neurotrasmettotori. Esso contiene dentro di sé tutte quelle sostanze che vengono chiamate molecole di informazione che possiede anche il corpo. In sostanza nel cervello è contenuto tutto ciò che c’è anche nel corpo. La distribuzione delle informazioni nel corpo avviene i peptici/amminoacidi. I peptici sono amminoacidi che vengono creati dal DNA quando riproduce se stesso attraverso una copia chiamata RNA che induce le cellule a creare tutti quegli amminoacidi che sono veramente importanti per la distribuzione delle informazioni nel corpo. Ora il cervello contiene ogni peptide/amminoacido contenuto nel corpo. Se un peptide è presente nell’intestino, nelle surrenali o nel pancreas, viene prodotto anche nel cervello. Quindi i peptici sono amminoacidi e sono portatori di informazioni. Essi agiscono sui recettori che li accendono e li spengono. Il cervello contiene in sé tutti gli amminoacidi. Gli amminoacidi servono per creare le emozioni ed anche la crescita e le sensazioni. Le emozioni che il cervello trasmette al corpo sono ordini ai quali il corpo risponde. Questo vuol dire in realtà che l’intero corpo vive nel cervello. Così il corpo umano è duplicato emozionalmente nel cervello. L’emozione viene prima sentita nel cervello e poi trasmessa al corpo.
Per esempio l’ipotalamo è la sede della memoria a lungo termine. L’ipotalamo è il custode delle registrazioni del passato. Le registrazioni del passato vengono immagazzinate anche nei peptici/amminoacidi che compongono gli ormoni. Ogni memoria è chimica e viene conservata nel cervello in forma chimica.
Quando abbiamo un passato e continuiamo a rivisitarlo, lo portiamo nel nostro cervello che lo trasmette al nostro corpo. Come avviene? I neuroni dell’ipotalamo che contengono i peptidi del passato arrivano direttamente alla ghiandola Ipofisi, cioè l’ipotalamo nel rigenerare la sua memoria, manda all’ipofisi l’informazione di quella memoria. La ghiandola ipofisi è la ghiandola maestra del corpo, è il settimo sigillo: il “sia fatta la tua volontà”. L’ipofisi sperimenta quella memoria e invia le informazioni, sotto forma di sostanze chimiche, nel flusso sanguigno del corpo. Le sostanze chimiche prodotte dall’ipofisi sono amminoacidi in forma di ormoni.. Da ricordare che l’ipofisi produce anche l’ormone della morte e della crescita (ringiovanimento). L’amminoacido che l’ipofisi ha immesso nel flusso sanguigno, raggiunge le surrenali, le quali immediatamente iniziano a pompare nel flusso sanguigno gli steroidi che causano un picco emozionale. Gli steroidi sono la risposta di sollievo allo stress. Quando le persone sentono questo picco intenso emozionale, prodotto dagli steroidi, provano un senso di sollievo, di benessere, dallo stress. Perciò gli steroidi sono un agente lenitivo.
Questo induce le persone a voler parlare del proprio passato con qualcun altro per arrivare a dire: “Dio mio, mi sento proprio meglio ora”. Cosicché uno tende a tenere in circolazione il passato perché soffrire lo fa sentire così bene. E quando questa “beatitudine” svanisce, si tira fuori di nuovo la memoria, tornando alle persone, ai luoghi, ai tempi, egli eventi, per cercare la “redenzione”. In sostanza, si vuole essere tormentati in modo da poter essere redenti, perché si ha bisogno di sentirsi bene.
Questa è la chiave della tossicodipendenza. E’ la chiave dell’alcolismo, del fumo, della droga, perché non si riesce a star bene per conto proprio. Si è dipendenti delle reazioni chimiche, così si cerca la sofferenza in modo da poter essere redenti e sentirsi bene. Queste sono le persone attaccate al passato. A cosa sono aggrappate? Al vittimismo, al povero-me, alla sessualità, alla giustizia, alla vendetta, allo screditare, ecc..
Continuando a rivisitare frequentemente il passato si impegnano gravemente le surrenali a produrre steroidi nel flusso sanguigno fino ad intossicarsi. Questa è la depressione cronica della mente e del corpo. Le persone depresse sono così piene di steroidi che sovraccaricano tutti i recettori fino a bloccare tutte le altre sostanze nutritive vitali, gli amminoacidi e tutti gli altri messaggi provenienti dal cervello. Così i recettori che avevano la funzione di far entrare il calcio nelle cellule, si trasformano ora e fanno entrare gli steroidi. E questa diventa una dipendenza. Le persone sono dipendenti dal loro passato.
L’ipotalamo fa arrivare il codice chimico nell’ipofisi, che poi a sua volta, come ghiandola maestra trasmette l’informazione a tutto il corpo. L’ipotalamo fa parte del sistema libico, perché il passato è una cosa emozionale. E quando lo attiviamo, quando attiviamo il passato, attiviamo inutili emozioni nel corpo. Così l’ipofisi comincia a secernere l’ormone della morte, perché il corpo in questo modo diventa come un morta vivente. L’ipofisi lavora in armonia con l’anima e lo Spirito che vede che sta avvenendo una soppressione della spiritualità per il piacere della dipendenza emozionale. Ogni carica che ci da il passato porta con sé quei piccoli peptici, quegli amminoacidi che sono distruttivi e provocano il continuo esaurimento emozionale del corpo stesso. Richiamando la memoria del passato cerchiamo la redenzione, ma non la troveremo mai nelle emozioni che consumano il corpo. Vogliamo la redenzione per sentirci bene per un po’. Il passato crea dipendenza biochimica e crea dipendenza alla personalità, la quale si nutre di emozioni. In questo processo sono coinvolte soprattutto le surrenali ed anche gli steroidi del sesso.
Il cervello crea i propri steroidi, la propria morfina. Il cervello crea la propria estasi. Esso può creare e ricreare qualsiasi sostanza.
Quando collochiamo un’immagine o un intento nel lobo frontale, sia essa del passato, del presente o del futuro, inonda di neuroni che contengono tutti gli amminoacidi di tutte le forme. Il corpo umano è qui nel lobo frontale come un negativo. E qualsiasi immagine appaia nel lobo frontale olograficamente, automaticamente accende i neuroni.
Se visualizziamo che siamo in buona salute anche se non lo siamo e diciamo”No, tu guarirai!” e mettiamo quell’immagine li nel lobo frontale e siamo tutt’uno con noi stessi, con tutto il nostro corpo, con la nostra personalità, allora nel nostro cervello abbiamo creato la meravigliosa guarigione, perché abbiamo cambiato la struttura delle cellule che sono duplicate nel corpo. Ciò che curiamo nel cervello, lo curiamo neurologicamente e neurochimicamente nel corpo. Se non lo guariamo nel cervello, non lo guariremo mai nel corpo.Dobbiamo prima sognarlo nella realtà primaria, anche chimicamente; se prima avviene chimicamente può avvenire anche biofisicamente.
Perciò noi non siamo condannati dal nostro DNA, né siamo condannati dal nostro ceto, dalla nostra cultura, dalla ereditarietà a meno che non lo approviamo.Fonte:Lamentemente.com