TECNICA DEL FLUSSO

Salve a tutti, io sono Duncan, e questo è il mio primo post in questa Compagnia dell'anello..
spero di poter dare, nel tempo, un contributo degno dei membri e dei lettori..

Il tema di cui mi occuperò, almeno per i primi tempi, sarà quello della Disciplina.
Questo termine così abusato e incompreso io lo utilizzo come simbolo e archetipo di ogni pratica di autentica trasformazione dell'essere umano. Pur parlando in questo post di una tecnica "specifica", credo abbia senso cominciare a spendere due parole sul senso della Disciplina; cominciare ad aprire una traccia che poi svilupperemo in futuro.
Esiste un colossale fraintendimento, che ha rappresentato un ostacolo mentale davvero arduo da oltrepassare per tantissimi uomini, pur animati da buone intenzioni. La pratica attiva di trasformazione, l'impegno consapevole e deciso, lo sforzo supremo per oltrepassare i propri limiti è stato spesso squalificato nel facile e efficacissimo incasellamento di "mancanza di spontaneità".
Si è giocato abilmente con le parole creando una atmosfera emotiva ed energetica gravitante su tutto ciò che è Disciplina; un'atmosfera fondamentalmente negativa. Questo gioco, spesso inconsapevole, ha funzionato creando un unico calderone Disciplina, nel quale sono state inserite tutte le forme di costrizione e irrigimentazione provenienti da potenze esterne. In questo modo in molti ambienti spirituali ogni forma di intensità focalizzata, di impegno vitale per l'autotrascendimento viene tacciato come Ego. E' in gioco un falso rapporto tra spontaneità e impegno per la trasformazione.
Innanzitutto c'è Disciplina e Disciplina. Da qui si parte, questi sono i primi mattoncini che dovremo sempre avere presenti dinanzi ai rulli compressori esterni. C'è una Disciplina disumana e degradante che ti deprime emozionalmente, degrada il sacro mistero che porti dentro e ti sottopone a potenze esterne. E una Disciplina che ti libera. Una Disciplina, questo venga scritto a lettere di fuoco, che nessuno ti impone, MA CHE TU SCEGLI.
E se io vi dicessi, andando oltre, che LA DISCIPILINA E' LA MIGLIORE AMICA DELLA SPONTANEITA'? E' qua il più surreale degli incantesimi. Se gli uomini avessero avuto fin dall'infanzia una crescita armonica, in cui ogni parte del loro essere si fosse naturalmente espansa, senza traumi, blocchi, ferite rigidità.. avrebbe effettivamente poco senso parlare di Disciplina. Ma quasi tutti sono bloccati, irrigiditi, corazzati dentro tese strutture muscolo-corporali, feriti e traumatizzati, intossicati dalla paura, aggrappati disperatamente a bisogni e dipendenze. Lasciati semplicemente a percorrere lo stesso binario, cullati indolentemente dalle mille forme di manipolazione e di pressione che ci circondano, non siamo spontanei e liberi, ma diveniamo "arrendevoli", ci siamo "arresi"a forze che sono ormai dentro di noi.
La vera compassione non è quel mantra dolciastro che coccola il tuo vittimismo e ti lascia nella tua autoindulgenza perchè ti vuole piccolo, bisognoso, debole.
La vera compassione ti vuole Libero. La spontaneità non è autoindulgenza e narcisismo.
La vera Disciplina ti libera. Perché ti dà strumenti e intuizioni, segreti e saggezza per sfondare la cappa densa di nero petrolio che si è accumulata nel tempo e ti ha reso sempre più opaco e rigido, "lento", stanco. La Disciplina abbattendo il muro della Dominazione e del condizionamento ti restituisce al tuo essere originario, ti conduce alla spontaneità. Questa è l'antica via degli uomini liberi. Questa è la via solare.
Come non cadere nella trappola delle false discipline, dell'estremismo fanatico, dell'autoinganno mentale? Per il momento ricordate queste due cose. Sembrano due frasi banali. Ma dentro ci sono interi universi. Non dimenticatele, perché esse rappresentano una chiave.
-LE DUE COLONNE SONO DISCIPLINA E AMORE.
-E.. IL CUORE DELLA DISCPLINA E' L'AMORE.
(Comunque sono tutte cose su cui ritorneremo)

La tecinca con cui però oggi voglio iniziare non si presenta con credenziali roboanti di trasformazione o con prospettive di drastico ribaltamento esistenziale. E' una tecnica semplice, ma che troverete molto interessante. L'ho provata su me stesso, come la maggior parte delle tecniche che presenterò. Credo infatti che quando c'è l'esperienza personale c'è più senso ed onestà in quello che dici.
Questa tecnica la considero molto benefica per migliorare la qualità della scrittura e la creatività.
Sicuramente esiste sotto diverse varianti e vari nomi. Io l'ho chiamata FLUSSO. Consiste nel prendersi l'impegno con se stessi di scrivere qualcosa ogni giorno. Nessun giorno escluso. Si decide un numero minimo di pagine oltre il quale non si scenderà. Ad esempio, non meno di due pagine di quadernone (io personalmente mi attesto sulle 4 o 5 pagine quotidiane). Ed ogni giorno si scriveranno almeno quelle due pagine dopo aver scelto un argomento. L'argomento può essere il più disparato, dal più sublime al più banale. Se scegliamo l'argomento "banana", tutte le due pagine tratterranno del tema banana. Non importa se in certi tratti si scrivono anche sciempiaggini. Basta che tutto ciò che si scrive abbia almeno un vago collegamento col tema banana. Questo è anche utile perchè addestra la mente alla persistenza e all'"allungamento oltre l'ordinario". Intendo con ciò che noi siamo abituati a pensare di non potere dire molto di
certi temi. Ed in effetti il tema banana si può liquidare in dieci righe. Invece la sfida è continuare, in un modo o nell'altro, a scrivere per due pagine. Con tutti i mezzi. Se non viene proprio in
mente nulla, si diranno anche frasi banali come "la banana ha una buccia di colore giallo.. per carnevale mio nonno si vestirà di banana.." Capito un trucchetto? In casi di totale vuoto, appoggiarsi a tutto, purchè vi sia sempre anche un vago legame col tema. Naturalmente si potrà parlare della filosofia della banana, di quella volta che mentre andavo al cinema scivolo su una banana e vado a fracassarmi il cranio contro un lampione, del fatto che odio le banane
mature perché mi sembrano marce. Il fatto stesso di "forzare" un argomento educa la mente ad abituarsi a trovare connessioni e collegamenti e a potenziare la concentrazione. E' evidente come ci saranno pure temi per i quali è più facili parlare. Se si parla di "amore" ad esempio, non è difficile nemmeno riempire dieci pagine.
Nel FLUSSO, almeno come lo intendo io, c'è un'altra regola. Mantenere il medesimo ritmo o velocità di scrittura. Ed ogni volta che si è scritto qualcosa, non tornare mai indietro a rivedere e a correggere, anche se si sono fatti i più catastrofici errori sintattici e grammaticali. Mantenere sempre lo stesso ritmo, anche a prescindere dagli errori, evita che questo esercizio diventi pesante come certi temi in classe dove si sta mezzora dinanzi al foglio bianco spremendosi le meningi, senza sapere che cosa diavolo scrivere. Questo è invece un esercizio liberatorio. Scrivete liberamente. Scrivete senza paura. Scrivete senza temere il giudizio. Unica regola è mantenere il tema, e poi andate pure avanti con scempiaggini quando non vi viene in mente nient'altro. Purché scrivete, scrivete e scrivete. Questo è ciò che gli antichi Maestri Zen intendevano con "Al
più alto livello non sei tu che tendi l'arco, ma è l'arco che si manifesta attraverso di te".
E qui anche il senso della parola FLUSSO, uno scrivere, cioè libero. Uno scrivere che è anche un lasciarsi scrivere. Una tecnica che nel tempo migliora la qualità della scrittura, la capacità di concentrazione, la creatività.. rendendo anche psichicamente più sciolti.
INIZIATE SUBITO. Non rimandate. Chi rimanda al giorno dopo non
inizierà mai nulla.. Non avete tempo neanche per fare la pipi?.. iniziate con poco, anche solo una pagina di quadernone al giorno.. ma, IMPORTANTISSIMO, che sia ogni giorno, cascasse il ciello e crollassero tutti gli angeli sulla terra, e i diavoli saltasseo in padella e tutto il mondo diventasse
mortadella...
Hasta Siempre Esperanza

1 commento:

athena ha detto...

grazie caro, comincio subito! con... sigaretta ;-)