Il faraone : l’uomo, il re, il Dio. La figura centrale dell’antico Egitto, cardine dei Due Regni, apice della società umana e ponte fra l’umano e il divino ; rappresenta anche, grazie ai suoi numerosi attributi simbolici, la massima realizzazione dell’essere umano, quella dell’Iniziazione. Il faraone é, in altre parole, l’archetipo vivente dell’Iniziato, ovvero dell’Uomo Reale (nel duplice significato di Regale, poiché ha rivelato appieno la sua nobiltà interiore, e Vero, Autentico).
Negli attributi del faraone ritroviamo un condensato dell’Arte Regia egizia. Per chi sa vedere oltre il velo delle apparenze, gli oggetti e i capi d’abbigliamento che costituiscono il corredo del re delle Due Terre sono un vero e proprio crogiuolo di Scienza Sacra…
Innanzitutto diciamo, in armonia con gli insegnamenti della Frammassoneria, che il compito dell’Iniziato è edificare sé stesso come Dimora del Dio interiore. Da qui è tratto il nome egizio del faraone: “per-aâ”, che significa letteralmente“La Grande Casa”.
Altri titoli del sovrano egizio (altrettanto significativi dal punto di vista simbolico) erano: “Potente”, “Potente Perfetto” e “Signore Governante”, oltre a nomi divini come “Horus” od “Horus d’Oro”.
Come il faraone, il quale era sovrano dei Due Regni (Alto e Basso Egitto), così anche l’Iniziato alla Grande Arte è chiamato a prendere consapevolezza dell’Alto e del Basso, i Due Regni in senso assoluto: materia e spirito, apparenza ed essenza, luce ed ombra…
E come il faraone doveva porre equilibrio fra i due regni di cui egli stesso era il massimo punto d’unione, così l’Alchimista cerca costantemente l’unificazione ed unità dell’Alto e del Basso, dello Yin e dello Yang, del Sole e della Luna, come insegna la “Tabula Smaragdina”.
E come l’Alchimista deve operare con l’Alambicco e il Forno Athanor (riguardo al significato interiore di questi termini rimando al mio libro “Riflessioni sulla Grande Opera”), così il faraone indossa due corone: una bianca, che richiama la forma del Matraccio ermetico, e l’altra rossa (come il Fuoco Segreto dell’Athanor). E come l’Ampolla è posta sul Forno, così la corona bianca (corona dell’Alto Egitto) è inserita in quella rossa (corona del Basso Egitto).
Il lungo scettro uas impugnato dal faraone rappresenta le energie “animali” dell’uomo, che l’Iniziato ha trasceso e perciò domina (impugnandole simbolicamente con la mano destra, mano simbolo dell’Intelletto che vince gli istinti primordiali).
Il flagello nekhekh, era una metafora della forza e la determinazione con la quale il faraone avrebbe protetto la sua terra e il suo popolo; per cui, esotericamente parlando, la Forza dell’Iniziato (XI Arcano Maggiore dei Tarocchi), ovvero l’energia suprema e la suprema saldezza interiore che deriva dalla comprensione della Causa delle cose.
Il pastorale heka indicava infine che il faraone era il pastore del popolo egizio: così l’Iniziato che abbia compiuto la propria Opera può diventare una guida e un conforto per gli altri esseri umani.
Spesso il faraone impugna la croce Ankh, simbolo della vita: con questa immagine si indica che il vero Iniziato, l’ermetico Artista che abbia penetrato i misteri, “tiene in pugno” il segreto della Vita Eterna, poiché reduce da una Morte filosofica…
Negli attributi del faraone ritroviamo un condensato dell’Arte Regia egizia. Per chi sa vedere oltre il velo delle apparenze, gli oggetti e i capi d’abbigliamento che costituiscono il corredo del re delle Due Terre sono un vero e proprio crogiuolo di Scienza Sacra…
Innanzitutto diciamo, in armonia con gli insegnamenti della Frammassoneria, che il compito dell’Iniziato è edificare sé stesso come Dimora del Dio interiore. Da qui è tratto il nome egizio del faraone: “per-aâ”, che significa letteralmente“La Grande Casa”.
Altri titoli del sovrano egizio (altrettanto significativi dal punto di vista simbolico) erano: “Potente”, “Potente Perfetto” e “Signore Governante”, oltre a nomi divini come “Horus” od “Horus d’Oro”.
Come il faraone, il quale era sovrano dei Due Regni (Alto e Basso Egitto), così anche l’Iniziato alla Grande Arte è chiamato a prendere consapevolezza dell’Alto e del Basso, i Due Regni in senso assoluto: materia e spirito, apparenza ed essenza, luce ed ombra…
E come il faraone doveva porre equilibrio fra i due regni di cui egli stesso era il massimo punto d’unione, così l’Alchimista cerca costantemente l’unificazione ed unità dell’Alto e del Basso, dello Yin e dello Yang, del Sole e della Luna, come insegna la “Tabula Smaragdina”.
E come l’Alchimista deve operare con l’Alambicco e il Forno Athanor (riguardo al significato interiore di questi termini rimando al mio libro “Riflessioni sulla Grande Opera”), così il faraone indossa due corone: una bianca, che richiama la forma del Matraccio ermetico, e l’altra rossa (come il Fuoco Segreto dell’Athanor). E come l’Ampolla è posta sul Forno, così la corona bianca (corona dell’Alto Egitto) è inserita in quella rossa (corona del Basso Egitto).
Il lungo scettro uas impugnato dal faraone rappresenta le energie “animali” dell’uomo, che l’Iniziato ha trasceso e perciò domina (impugnandole simbolicamente con la mano destra, mano simbolo dell’Intelletto che vince gli istinti primordiali).
Il flagello nekhekh, era una metafora della forza e la determinazione con la quale il faraone avrebbe protetto la sua terra e il suo popolo; per cui, esotericamente parlando, la Forza dell’Iniziato (XI Arcano Maggiore dei Tarocchi), ovvero l’energia suprema e la suprema saldezza interiore che deriva dalla comprensione della Causa delle cose.
Il pastorale heka indicava infine che il faraone era il pastore del popolo egizio: così l’Iniziato che abbia compiuto la propria Opera può diventare una guida e un conforto per gli altri esseri umani.
Spesso il faraone impugna la croce Ankh, simbolo della vita: con questa immagine si indica che il vero Iniziato, l’ermetico Artista che abbia penetrato i misteri, “tiene in pugno” il segreto della Vita Eterna, poiché reduce da una Morte filosofica…